30.8.11

"Se non gli va(i) a genio, si fottano"

Trucco pesante, falsi sorrisi, una sigaretta e una bottiglia di vodka.

Mi nascondo dietro tutto questo per non sentire
il dolore di una cosa che non c'è, che non ci sarà mai.

E mi ripeto e io sono forte, che io non piango, che io non mangio.

Michela non piange.
Michela non mangia.
Michela fuma e beve.


"Se non gli va(i) a genio,
si fottano"

29.8.11

Che similitudine del cazzo.

Fumo una sigaretta e penso solo che oggi ho voglia di farlo; di impugnare quella lametta e sentirmi bene come una volta, come tempo fa, quando le mani smettevano di tremare nell'istante in cui la lama si affondava nella mia schifosissima carne.

Avrei voglia di massacrarmi queste cosce schifose e grasse,
ma non ho voglia poi di dover dare spiegazioni, di dover dare risposte alle mille domande che mi verrebbero fatte.

E' da tantissimo tempo che non mi veniva questa voglia, e mi sento come una ninfomane che dopo un periodo in cui non scopa più, ora ne ha ancora bisogno e sente di non potercela fare se non ricomincia a farlo.

Che similitudine del cazzo.

Sabato sera è stato una merda, mi sono ritrovata in uno squallido cesso a piangere e avevo solo voglia di urlare, di rompere quello specchio, con quell'immagine riflessa che mi fissava e io avrei voluto morire.

E mi manca Eff, la mia piccola Eff.

Mic.

26.8.11

Ennesima litigate con mia madre, ennesimi insulti da parte sua, ennesimo umiliarmi e farmi stare male; ennesime lacrime, ennesima voglia di scappare, di andare via, di mandarla a fare in culo e non tornare più in questa casa. Ma non so dove andare, come fare per andarmene; insomma, sarebbe da pazzi andarmene e scappare. Anche se non ce la faccio più a stare in questa casa è lei che mi da un tetto sotto cui stare, è lei che mi compra i vestiti, i libri, tutto. Dipendo da lei, e lei questo lo sa. Cazzo, se avessi almeno 18 forse mi sentirei più forte e riuscirei ad andarmene via.
Fortuna che nel week end scappo sempre e vado da Emanuele, sto da lui che abita da solo e ogni tanto andiamo a pranzo dai suoi; ogni volta anche se mi obbligano a mangiare, sono sempre contenta di andare da loro perché sono delle persone meravigliose, comprensive e adorabili. Mi trattano come se fossi figlia loro e in quella casa si percepisce amore e tranquillità.

"Ti ho vista stare dietro a troppo rimmel,
dietro un'altra acconciatura,
eri dietro una paura che non lasci
MAI."
Mic, le sue lacrime, il suo dolore.

Risultato del test -

Alla fine ho preso coraggio, sono andata in farmacia e sono riuscita a prendere un test di gravidanza. E' stato strano tornarmene a casa con un test di gravidanza in borsa e pensare che di lì a poco avrei scoperto tutto.
Appena tornata a casa l'ho fatto e

non sono incinta.

Sinceramente credevo che ci sarei stata più male e che mi sarebbe dispiaciuto, ma ora come ora sono sollevata. La mia priorità adesso è di finire la scuola, diplomarmi, andare all'università, laurearmi, fare praticantato e finalmente iniziare a lavorare. E non credo che io avrei potuto fare tutto questo con un bambino appresso. Ho sempre la stessa idea sull'aborto, ma adesso che il test è risultato negativo, so che posso avere un futuro indubbiamente più sereno e che riuscirò a realizzare i miei sogni.

Non so perché, ma quando la farmacista mi ha chiesto se volevo la confezione da 1 o da 2, le ho detto che volevo quella da due; probabilmente perché volevo essere assolutamente certa del risultato, qualunque esso fosse. Siccome però non mi sembra il caso di farne un altro, lo metterò lì come "ricordo", che magari, perché no, mi metterò un po' la testa a posto.

Vi ringrazio per il vostro aiuto e sostegno,
mi siete state davvero di grande aiuto.

Vi amo,
Mic.

25.8.11

Stasera ho fatto il bagno nella piscina di un mio amico. E' stato divertente, per un po' non ho più pensato a niente, stare sott'acqua mi ha fatto liberare la mente da tutti i problemi. Ma ad un certo punto ho pensato al fagiolo e mi veniva da ridere a pensare a me, in costume con un fagiolo in pancia. E' una cosa che allo stesso tempo mi spaventa e mi fa sorridere; mi fa sperare in un futuro migliore, cavoli un bimbo da accudire e da amare. Però ho paura delle conseguenze e di tutto quello che succederebbe. Ma d'altronde ho scelto io di fare l'amore senza prendere le dovute precauzioni, ora devo accettare le conseguenze. E se sarà un falso allarme, credo che almeno mi farà capire di farlo in modo sicuro, onde evitare situazioni simili in futuro. Domani sarà il gran giorno, o almeno spero. Ma so di potercela fare, mi date coraggio con i vostri commenti e il vostro starmi sempre vicina.

Vi amo,
Mic.

24.8.11

Test - no

Non sono riuscita ad entrare in farmacia. O meglio, ci sono entrata ma non sono riuscita a chiedere quel test. Avevo paura di come mi avrebbe guardato la gente che c'era, di quello che la farmacista avrebbe pensato "guarda questa, una che va con tutti e che poi rimane incinta"
E quindi, come sempre, la mia paura per gli altri, per i loro giudizi, mi ha bloccata. Quindi, se ci sia un piccolo bimbo o no nella mia pancia ancora non lo so.
Ieri in doccia, ho iniziato ad immaginarmi con il pancione e a pensare al nome che potrebbe avere il mio bimbo/a; ma era proprio questo che volevo evitare, "l'affezionarsi" a qualcosa che ancora non sono sicura ci sia e se poi scopro che non c'è, non ci voglio stare male. So che sembra strano, insomma quasi tutte al mio posto si sentirebbero sollevate se il test risulterà negativo; io invece ho paura di starci male e di soffrire per un fagiolo che credevo fosse dentro di me.
Va beh dai, la smetto qui perché mi sento tanto ridicola.
Non so quando troverò il coraggio per comprare e per fare quel test, per ora rimango nel dubbio e nel dubbio mi sa che continuerò a parlare con il mio fagiolo.

Mic.

23.8.11

Domani.

L'attesa mi sta uccidendo. Non ce la faccio ad aspettare ancora due giorni, domani mattina vado e compro quel cazzo di test. Comunque per rispondere ad alcune domande che mi sono state fatte nei commenti, rispondo a tutte qui così non faccio confusione. Io ed Emanuele, di cui se non erro vi avevo già parlato tempo fa, non prendiamo precauzioni; a lui ancora non ho detto niente, né del ritardo di qualche settimana, né che voglio fare un test di gravidanza. Se risulterà negativo, probabilmente non gli dirò nulla, è inutile parlarne se alla fine un bimbo non c'è; se invece risulterà positivo, sabato gliene parlerò e insieme vedremo cosa fare. Ci tengo a precisare che non vorrei comunque abortire, non perché io sia una religiosa sfegatata o cose simile, ma perché io di principio sono contro l'aborto. Io penso che se una ragazza si ritiene abbastanza grande da fare sesso, per giunta senza precauzioni, è ingiusto uccidere un bimbo per gli sbagli commessi dai genitori. Ma con questo non giudico chi ha abortito, o chi lo farebbe, perché ognuno ha problematiche diverse e se una ragazza decide di abortire, non è mai facile perché credo sia comunque una scelta coraggiosa che si porterà dietro tutta la vita. Ma non voglio aprire un dibattito sull'aborto, non credo sia né il luogo, né il momento adatto. Sta di fatto che ho bisogno di sapere. Quindi domani mattina farò il test e appena ho il risultato vi scriverò. Ah, infine ci tengo a precisare che Emanuele non mi abbandonerebbe, è quasi un anno che stiamo insieme e non dico che sia tanto per avere un figlio insieme, ma lo conosco e so che non potrebbe mai lasciarmi da sola con un figlio, non dopo che questa situazione l'abbiamo creata insieme; e poi, ha quasi trent'anni, non che l'età conti realmente qualcosa, però credo che rimanendo uniti, questa situazione potremo superarla insieme. Grazie a tutte del sostegno, mi siete di grande aiuto in questo momento.

P.s. Aly, sì continuo a chiamarti così perché per me sei la mia piccola Aly :) comunque sì, ho ancora lo stesso numero, quindi quando ti va e hai voglia di parlare con qualcuno ma non sai con chi farlo, scrivimi pure che per te ci sono sempre! Love u <3

Un fagiolino (??)

Fortuna che è tornato lui, il mio Migliore Amico, l'unico a cui sono riuscita a dire la verità: ho paura di aspettare un figlio. Anche se a lui non ho detto che ci sono momenti durante la giornata in cui mi sento spaesata e che penso di non volerlo, un bambino; e invece poi, ci sono altri momenti in cui penso che lo amerei, che sarebbe bello comprare tutine e scarpine e avere un bimbo bello paffuto da coccolare. Ma poi mi sento egoista, perché mi rendo conto che forse questo bimbo lo vorrei solo per sentirmi meno sola e per sentirmi amata almeno da qualcuno. Eppure qualcosa dentro me - come fosse una vocina che mi urla - mi dice che in realtà forse potrei essere una brava mamma, una mamma migliore della mia. Forse è per questo che ho paura di avere un figlio; non è l'età che ho, non è la scuola, non è nulla di tutto ciò. Ho paura di poter fallire come ha fatto mia madre con me, di non saper voler bene a mio figlio.

Ma non posso ancora dire di aspettarlo davvero. Ho deciso di aspettare fino a giovedì, e se il ciclo ancora non mi arriva farò un test di gravidanza. Volevo aspettare a dirlo a qualcuno perché anche solo parlarne lo rende reale e, se da una parte mi spaventa a morte, dall'altra parte sorrido pensando ad un futuro migliore con il mio bimbo. Ma non potevo più tenermelo dentro, dovevo confidarmi con qualcuno e mi sembra giusto dirlo anche a voi, perché non riesco a tenervi nascosto nulla; quando inizio a scrivere qui, non riesco più a fermarmi, le dita scorrono sulla tastiera e vi scrivo tutto quello che mi passa per la testa.

Mic (e forse il suo fagiolino).

P.s. Aly amore, spero che leggerai questo Post Scriptum perché non ho altro modo di contattarti; non ho più il tuo numero perché purtroppo tempo fa ho perso tutti i numeri che avevo in rubrica e non riesco più ad entrare nel tuo blog, perché dice che è un contenuto solo per adulti o qualcosa del genere :( però voglio ricominciare a sentirti come prima, anzi più di prima. Se riesci, contattami amore. Ti amo. <3

22.8.11

Chiusa in camera, con le tapparelle abbassate, fingo che il mondo fuori non vada avanti, che il sole non sia alto in cielo, che sia una giornata di pioggia in cui tutti sono chiusi in casa; faccio questo 'giochino' ormai quasi tutti i giorni, per non guardare in faccia la realtà. E' più facile fingere che vivere la vita vera.

Devo studiare. Le vacanze sono ormai quasi giunte al termine ed io devo studiare, studiare, studiare.

Ma ho la testa che vaga ovunque, non riesco a concentrarmi, ho troppi pensieri in testa.

O meglio; c'è un pensiero fisso che mi tartassa più degli altri, ma fa così tanta paura che non voglio ammetterlo a me stessa.
Ma se fosse realmente così? Continua a tartassarmi questa fottuta domanda che non mi da pace.

Ho paura ragazze. Ho davvero tanta paura. Paura del cibo, paura della bilancia, paura della vita.
Avrei solo bisogno di qualcuno che venga qui, mi abbracci, mi asciughi le lacrime e che mi dica che andrà tutto bene. Qualcuno con cui non sia necessario parlare, ma basti un semplice sguardo per far sì che capisca il dolore che provo, ma soprattutto la paura atroce che qualcosa cresca dentro di me, che un piccolo fagiolino possa vivere dentro di me.

Mic.

21.8.11

"Non puoi vivere solo di mele."
Oh, mamma, come sei cara quando ti preoccupi per me. Ti preoccupi talmente tanto che non ti rendi nemmeno conto di quanto io mi stia abbattendo, ti quanto io mi stia uccidendo.
E' troppo difficile perfino per te, aprire gli occhi e renderti conto che hai una figlia malata; sei troppo occupata a cercare di far credere a tutti che la nostra famiglia sia perfetta, quando in realtà siamo nella merda. Ma obbligandomi a mangiare, imboccandomi addirittura pur di vedermi mangiare qualcosa, non mi farai stare meglio, né riuscirai a guarirmi. Forse è troppo tardi per guarire, o forse so che la mia 'vita' ormai è questa.
Rifiutiamo il cibo come se fosse qualcosa di velenoso, perché in realtà è così; il cibo è il nemico e anche se gli altri non lo capiscono, io non potrò mai essere felice quando mangio. Riesco a raggiungere quell'effimera felicità solo digiunando.

Mic.

20.8.11

Affoghiamo tutti i nostri dispiaceri nel cibo, come se potesse in qualche modo ricucire le nostre ferite, come se il cibo potesse aiutarci a stare meglio. Un madre che non capisce, che non vuole capire; un padre fin troppo assente, che tace e scappa dai problemi quotidiani; una sorella a cui è concesso tutto, lo sballo, il divertimento, la magrezza; un amore che forse è impossibile, ma che fa talmente male da ammettere che si continua a credere che si possa continuare così. E allora si mangia, convinti che quel mostro che hai dentro possa sparire soffocato dal cibo; ma non ti rendi conto che in realtà stai diventando tu il mostro.

Leggere lacrime rigano il mio volto e il fumo di una sigaretta riempie l'aria attorno a me; e mi chiedo se sia davvero così che dovrebbe andare o se forse merito anche io un po' di felicità.

Ragazze mi rendo conto di essere sparita e di aver più scritto sul blog, ma non avevo il coraggio di tornare e di ammettere che sono una fallita, che nemmeno l'amore mi ha salvata. Sono sola assieme al mio mostro, e forse è così che deve finire.

Mic.