31.5.12

La vita non è un film.

Stare male nei film sembra più facile, meno doloroso.
Nella vita non è mai così.

Mic.

29.5.12

che mi sta succedendo?

[...un giorno, mentre si parlava dei paesini in cui si vive, in un ora buca, è arrivato lui...]
"Dovresti venire a vedere il paese dove vivo, è molto carino"
"Beh, se mi viene a prendere lei, un giorno vengo volentieri"
"Quest'estate? Quando vuoi vengo a prenderti."
"Va bene, perfetto. Ci conto"
"Pure io."

[...circa un paio di settimane più tardi...]
"Guardi che allora un giorno vengo a vedere dove vive."
"Certo, basta che mi dici quando"
"Quest'estate. Prima della fine della scuola ci metteremo d'accordo."
"Va bene. Quando preferisci me lo dici."
"Quando vuole, io sono sempre libera."


Sembrano discorsi stranissimi, ora che li metto nero su bianco.
Tutto ciò mi fa impazzire. Vorrei capire se è tutto nella mia testa, o se davvero anche da parte sua c'è qualcosa. Vorrei andare da lui e parlargli. Aprirgli il mio cuore e svuotarlo, finalmente.
E' così difficile tenersi tutto dentro. Ma è ancor più difficile capire se devo parlare con lui e trovare il coraggio di dirgli tutto.
Ho paura di commettere un'errore irrimediabile, di aver immaginato tutto, ingigantito il tutto e che lui mi guardi allibito, perché lui scherzava semplicemente, mentre io mi sono creata castelli in aria.

Non capisco, che mi sta succedendo?

Mic.

28.5.12

sono una stronza.

Continuo a pensarci. Per quale motivo, ancora non lo so.
E' difficile non pensarci, perché pensare a quell'uomo maturo e attraente mi fa stare in un certo senso bene.
Ma anche sentire e pensare al mio ragazzo mi fa stare bene, eccome se mi fa stare bene. Mi risolleva l'umore in una giornata no, mi fa ridere con un niente quando capisce che qualcosa non va.
Però di tanto in tanto, ma un angolino remoto del mio cervello, spunta il pensiero di lui. E allora cosa faccio? Leggo e rileggo il commento di una ragazza carinissima, che mi ha lasciato un commento al post qua sotto. E più lo leggo, più mi convinco che sia realmente così. Non potrà mai esserci niente tra di noi.
Ma poi, quella sincronia, quel rapporto professionale ma al tempo stesso amichevole, fatto di sguardi e intesa, fanno crollare tutto. E capisco che sto solo cercando di convincermi di una cosa a cui però non credo.

Sta diventando un'ossessione. Se così si può chiamare. Un altro termine non lo trovo, quindi credo che io possa definirla così.
A volte mi sorprendo a sognare ad occhi aperti una vita insieme. Io che frequento l'università, lui che lavora e mi aiuta a studiare. Dormire abbracciati, passeggiare insieme in spiaggia quando andiamo in vacanza in Puglia, nel suo paese natale.

Ma che mi sta succedendo? Davvero scrivo e penso tutto questo? Ma che razza di persona sono, che razza di fidanzata sono? Pensare queste cose mi fa sentire in colpa.

Sono una stronza.

Mic.

26.5.12

confusione

Essere attratta dal proprio professore che ha 30 anni piu di te.
Volere che quel rapporto amichevole che hai, si trasformasse in qualcosa di piu.
Il professore della tua materia preferita, di quella che un giorno vorresti trasformare in un lavoro.
Lui che ti parla, ti guarda e sorride. Tu che ti fai castelli in testa e non sai piu cosa pensare.
E il tuo ragazzo, che è ignaro di tutto quanto.
Proprio una brutta storia.

Mic.

15.5.12

vergogna.

Mi vergogno quando in palestra mi devo cambiare davanti a tutte quelle ragazze, magre e belle. Mi vergogno quando, in un negozio, mi non provo nulla, ammiro semplicemente quegli splendidi vestiti senza mai provare ad indossarli. Mi vergogno per strada, quando mi sento osservata o quando non me la sento di uscire perchè mi sento inadeguata.
Vorrei un altro corpo, un altra me.

Mic.

8.5.12

- mi - odio.

"Michela fumi troppo." "Michela non mangi abbastanza." "Michela esci dalla tua stanza."
"Michela a cosa pensi sempre?" "Michela mi sembra triste; cos'hai?"

Non posso rispondere. Semplicemente non riesco. Ricominciare da capo è ogni volta difficile, dopo tutto quello che è successo. Non so come andare avanti. è tutto così complicato.

Ieri, mentre facevo il bagno e guardavo disgustata il mio corpo grasso, flaccido, obeso, avrei voluto morire.
Sarò mai magra? No, non ce la farò mai.
Non vedere i risultati che vorrei mi demoralizza, mi distrugge.
Tutti che dimagriscono, si mettono a dieta e sono così magri.
Ed io? Perché non posso essere magra anche io?

Mi odio. Mi odio. Mi odio. Mi odio. Mi odio. Mi odio. Mi odio. Mi odio.

Mic.

6.5.12

in crisi - di nuovo -

Per la seconda volta mi ritrovo ad avere paura di qualcosa che potrebbe crescere e cambiarmi la vita.
Appena trovo il coraggio - cosa che mi manca come la prima volta - vado a scoprire se c'è un altro esserino o no.
Vi aggiornerò al più presto.
Vi voglio bene ragazze.
Mic.