19.7.10

Ana # 003

Ci sono Io. Complicata, con mille problemi. Non so nemmeno io come voglio continuare a vivere. So che voglio farlo. Voglio vivere. (Emh, si, no, forse. Boh, non è questo il problema principale).
C'è Lui. Che è bello, intelligente, strano, ma mi capisce. Mi legge. E' come se io per lui fossi un libro aperto. (Cosa che, mi piace e mi fa piacere. Ma forse non voglio essere letta del tutto e fino in fondo).
E poi, ci siete Voi. Voi che aprite un blog perché altrimenti non sapreste dove sfogarvi, dove urlare un vaffanculo al mondo o dove urlare di gioia. Un blog, non deve essere per forza 'Pro-Ana' o 'Contro-Ana'. Non ha alcun senso. Un blog serve all'autrice/ore per sfogarsi e sentirsi libera/o di dire ciò che pensa, senza venire perennemente giudicati da gente che non capisce un emerito cazzo!

Non mi credo chissà chi, e non voglio fare nessuna predica sulla vita bella e in salute. Non voglio nemmeno essere colei che rovinerà l'esistenza a qualcuno, venendo poi incolpata di aver inculcato nella mente di quel qualcuno idee totalmente sbagliate per dimagrire. No, io non voglio essere tutto ciò. Voglio solo essere una ragazza che quando viene qui può sentirsi libera di sfogare tutti i sentimenti che si tiene dentro. Voglio essere la ragazza che ama scrivere e che, per farlo, viene qui. Voglio essere la ragazza che vi porterete nel cuore, che con le sue parole in un modo o nell'altro, vi conquisterà. Chiedo forse troppo?

++ Michela è confusa. Ma ha tanta voglia di Scrivere. ++

5 commenti:

  1. Sono quasi due anni che ho aperto il mio blog. E durante tutto questo tempo ho avuto la possibilità di conoscere persone fantastiche, che nella vita "reale" non avrei mai avuto la possibilità di conoscere. Siamo tutte uguali ma diverse. Accomunate da un senso di inadeguatezza che superiamo solo quando apriamo il nostro blog e scriviamo un post o commentiamo il post di un'altra.
    Hai ragione. Essere pro o contro ana non ha importanza.
    L'importante è potersi sfogare e trovare persone che ti capiscono, ti aiutano e non ti giudicano. Che è la cosa più importante!

    Un abbraccio :*
    Alison.

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  2. Già, Alison. Hai proprio ragione. Non sopporto i giudizi. Mi fanno incazzare, ma soprattutto mi fanno stare male. Sapere che almeno qui ci possa essere un po' di tranquillità e che non ci siamo commenti cattivi, mi fa sentire un po' meglio.
    Sai, abbandonare tutto per mesi e poi tornare con la pretesa di essere ancora ascoltata e letta, mi sembra molto egoistico, ma spero che non mi caccerete; ma che, invece, mi capirete, o almeno cercherete di farlo. Non voglio obbligare nessuno a stare qua, e nemmeno a leggermi. Però mi piacerebbe se potessi trovare persone alle quali affezionarmi, qui. Qui dove solo voi mi potete capire così bene. Qui, il rifugio segreto che abbiamo in comune. I nostri blog, i nostri post, sono fili che ci legano. Io ho spezzato questi fili con le lettrici e i lettori dell'altro blog, ma spero che mi perdoneranno e che riusciremo a fare un nodo a quei fili!
    Scusa, mi sono dilungata troppo. Comunque, per sintetizzare, ti sono vicina, Alison. E anche io, come te, odio i giudizi degli altri.

    Con tanto affetto,

    ++ Michela ++

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  3. Non serve pensare, basta rilassarsi, sedersi e scrivere tutto ciò che passa per la mente.
    Non ti fissare nel cercare la parola perfetta o la punteggiatura adeguata. Lascia scivolare fuori ciò che provi.
    Vedrai, sarà d'aiuto.
    Grazie alla scrittura ho frenato una delle mie crisi l'altro giorno, alle ragazze piace ciò che scrivo nonostante non mi ci applichi più di tanto, forse perchè si capisce che ciò che scrivo è VIVO, REALE, INTRINSECO D'EMOZIONI. Sì credo, almeno per me è così. Non mi importa se piace, lo faccio per me.
    Un abbraccio.

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  4. Ciao Michela,
    ho visto il tuo blog subito dopo aver letto il tuo commento sul mio.
    Il fatto che tu mi dia il tuo appoggio, che tu mi dica "per me non sei un mostro" vale tanto.
    Significa aprirsi ad una persona sconosciuta, affidarle la propria anima e sperare che questa l'accolga a braccia aperte.
    Un po' come ho fatto io aprendo il blog, un po' come hai fatto tu tornando dopo molti mesi. Ci affidiamo l'una all'altra per cercare un conforto che in realtà vorremmo ci sia donato da chi ci sta accanto (fisicamente) tutti i giorni.
    Eppure lo troviamo qui, tra queste pagine di diario.
    Sai che ti dico, meglio così.
    Meglio trovarne, che non trovarne neanche un po'.
    Ricorda, ci sono anch'io con te.
    Un abbraccio,
    Aly.

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  5. Sapete che c'è? C'è che in questo momento sto piangendo. Le lacrime mi scivolano veloci, una dopo l'altra, sulle guance. Ma sono lacrime di gioia intrinseca alla malinconia. Sì, piango perché leggo i vostri commenti e mi fanno un piacere immenso. Mi fanno sentire un po' meno sola, mi fanno sentire accettata per una cazzo di volta nella vita, mi fanno sentire voluta almeno qui, mi fanno sentire capita. Voi siete le uniche persone che mi capiscono e con cui posso parlare liberamente di tutto. Grazie. Un grazie che mi esce dal cuore.

    Un bacio ad empty e ad Aly,
    Michela.

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