27.3.12

Ricominciare.

Ricominciare a contare le calorie, a mangiare il meno possibile, a fare eserizio fisico estenuante. Tutto ciò mi fa sentire viva, di nuovo.

9.3.12

post-it?

Caspita, è passato davvero un sacco di tempo da quando ho scritto qui per l'ultima volta e mi sembra così strano ricominciare a farlo oggi.
Tante volte sono entrata qui, mi sono messa davanti al computer e a questa pagina bianca, cercando di scrivere quello che provavo, quello che mi stava succedendo, senza però trovare mai le parole per dirvi tutto
Alla fine penso che avrei solo dovuto dirvi che la mia vita procede alternando momenti tranquilli a momenti di crisi. Momenti in cui il non mangiare mi riposta in dietro nel tempo e mi fa sentire come una volta, appagata e felice; e momenti in cui non ce la faccio, mi abbuffo e odio me stessa per tutta la mia insulsa vita.
Parlare di queste cose non è facile, soprattutto dopo che per mesi mi sono costruita castelli e favole per far credere a me stessa di aver sconfitto la bestia, di esserci riuscita finalmente.
Ma ora, devo confessarlo. Non è così. Non ci sono mai riuscita, anche se ho sempre voluto convincere tutti del contrario. Era da un sacco di tempo che questo pensiero non ricominciava ad assillarmi, che riuscivo a far finta che tutto fosse tranquillo e sereno. Confessare queste cose non so se mi faccia del bene o del male, ma non riesco a fermare le dita che sfiorano la tastiera.
Sono convinta che probabilmente risulterò falsa, se così si può dire; prima scrivo che voglio uscirne, poi che non ce la faccio, poi di nuovo che ci sto riuscendo e poi, ancora una volta che mi sono arresa alla dura realtà. Non sono abbastanza forte per riuscire a farcela. Non da sola, credo.
Perché il rapporto con mia madre è sempre altalenante, con mia sorella c'è sempre l'odio da parte mia perché lei è la sorella più bella e più magra, con mio padre, sempre il solito ignorarsi.
Poi c'è il mio ragazzo, con il quale sono sempre più finta, e la sua famiglia che mi crede perfetta. Tutta ragazzo e scuola.
Ma dietro a queste mille facce e a queste mille maschere, qual è la ragazza vera? Sinceramente ormai credo di non saperlo più, mi sono illusa per troppo tempo di essere una persona che in realtà di sono ed ora non so più chi sia realmente la ragazza seduta davanti a questo computer che continua a scrivere.
Mi sento sempre inadeguata, qualsiasi sia il contesto in cui mi trovo. A scuola, a casa, dal mio ragazzo, con gli amici. Mi sento sempre fuori luogo, perché ormai con tutte le bugie che ho detto non so più come comportarmi.
Probabilmente avrei dovuto scrivere su un post-it le maschere che mi sono creata per ogni situazione, in modo da non confondermi. Di una cosa però sono certa: resto sempre la ragazza fragile, in fondo al mio cuore lo so, e lo conferma il mio essere una ragazzina stupida e viziata che per riempire quel vuoto - ma da cosa è dato questo vuoto che sento dentro? - continua a comprare roba inutile, continua a far finta di avere un vita perfetta. E poi mi ritrovo a piangere a letto, quando il giorno è finito e posso togliere le maschere; anche se ormai, nemmeno quando mi ritrovo sola con me stessa riesco a togliere le maschere. Devo fingere, anche con me stessa; altrimenti il mio mondo perfetto si smonterebbe e non riuscirei più a vivere.

Sono solo le parole scritte a caso dalla ragazzina viziata? Probabile, anche se ormai non so più niente.
Falsi sorrisi, false facce buffe, falsa vita.
Chiudo qua, ché mi sento di merda.