27.2.11

Continua a dirmi che devo mangiare. Che non accetta il fatto che io voglia digiunare, voglia dimagrire, voglia essere perfetta. Non vuole che io mi distrugga. Ma non ha capito che io sono già distrutta. E lui non può farci niente. Ho una mente malata, sfregiata dalla malattia. Ci sono dentro fino al collo in questo baratro e non voglio uscirne. Punto. E nemmeno lui riuscirà a farmi cambiare idea. La sensazione che provo quando ho lo stomaco vuoto, quando mi ammazzo di esercizi, quando quella maledetta bilancia segna un chilo in meno, non la provo in nessun altro momento. Neanche quando sto con lui. Sono due sensazioni diverse, sono due felicità ben contrapposte. E preferisco digiunare e dimagrire, ed essere felice così. E non m'importa più di niente, e vaffanculo. Voglio essere leggere come una farfalla, voglio essere perfetta come quelle adorate modelle che vedo in tv o sui giornali, voglio essere magra, perfetta.

Michela.

26.2.11

Di solito non li scrivo i D.A., perché di solito faccio schifo il più delle volte; ma oggi voglio postare il mio diario alimentare, che almeno per una volta sono felice davvero per qualcosa.

Colazione: Cappuccino senza zucchero (80 kcal) + brioches (200 kcal)
Spuntino: aria
Pranzo: aria
Merenda: aria
Cena: aria

Sì, lo so, quella colazione fa schifo ma mi hanno obbligato -.- di solito non mangio a colazione!

In tutto il giorno ho bevuto una bottiglietta di the (130 kcal)

Calorie totali: 410 Calorie consumate: 500 circa

E poi stasera si fa festa! Sperando di divertirmi!

Vi voglio bene ragazze, grazie a tutte quelle che mi stanno vicino!

Michela.

25.2.11

Sono nervosa. Troppo nervosa. E troppo nervosismo mi fa piangere. E mi venire la tentazione di abbuffarmi. Per cui l'unico rimedio è uscire di casa e stare fuori tutto il giorno, anche se so che poi litigherò e non poco con mia mamma. Odio questo carattere del cacchio, mi innervosisco troppo.

Voglio dimagrire e basta.

Voglio solo essere perfetta, e del resto non mi interessa più un cazzo.

Voglio essere una farfalla, non un elefante.

Sono grassa, mi faccio schifo e non capisco neanche come faccio a piacere a qualcuno, come fa Emanuele a stare con me! Come?!

Vorrei scomparire ogni volta che mi tocca, che mi sfiora; ogni volta che mi dice che sono bella, che ha voglia di me. E non dovrebbe essere così, dovrei essere felice ogni volta che lo fa. Ma non ci riesco, mi sento morire ogni volta che lo fa, mi faccio schifo e non posso smettere di farmi schifo.

Vostra Michela.

24.2.11

Ed eccomi qui di nuovo, ad autocommiserarmi scrivendo di tutti questi fottutissimi problemi.

Con mia sorella non ci parlo da domenica. Non ci rivolgiamo praticamente più parola, io vado a scuola e poi mi chiudo in camera mia; lei va al lavoro la mattina e la sera e il pomeriggio è a casa, ma la ignoro semplicemente.

I miei, sempre da domenica, continuano a litigare. Mia mamma dice a mio papà che non è possibile che lui esca così spesso la sera, che c'è sicuramente qualcosa sotto, che dovrebbe stare un po' a casa, ecc; e mio papà le risponde dicendo che non vuole finire come lei, che si chiude sempre in casa e invecchia ogni giorno di più. E così quattro giorni di litigate, di urla, di cattiveria.

E poi alcune mie amiche si chiedono perché io non sono in grado di vivermi serenamente la mia storia con Emanuele ("il mio Lui")..! E ci credo, con una famiglia del genere, come cacchio faccio a credere nell'amore, a pensare di trovare un ragazzo che mi ami, e con cui andare d'accordo? Ma ormai non ci faccio neanche più caso alle discussioni in questa famiglia, ormai sono diventate la normalità. Ed ovviamente all'esterno dobbiamo far finta di essere una famigliola felice, che si ama. Quanta ipocrisia, quanta fottuta ipocrisia! E ormai non c'è più neanche amore in questa famiglia, pian piano se ne sta andando pure quello, lasciando spazio all'odio, al risentimento, al disprezzo, all'indifferenza. Perfetto, una famiglia cade a pezzi, ma tutti continuano semplicemente a far finta di niente, credendo che prima o poi forse tutto si risolverà. Ma se non si è risolto nulla in due anni a questa parte, come credono che si possa risolvere ora? Mia mamma inizia perfino a sospettare che mio padre abbia un'amante, pensate un po' quanta speranza ha questa famiglia di riconciliarsi!

Va beh, in ogni caso vi ringrazio per come mi avete capito, nell'altro post e per come mi state vicine, sempre.
Vi voglio bene ragazze, davvero.

Michela.

21.2.11

Sapete perché la odio così tanto? Perché lei è sempre stata quella perfetta, quella magra, quella brava, quella che non faceva mai errori. Lei ha sempre potuto fare commenti sul mio fisico, lei si è sempre fatta gli affari miei, e quando ha saputo che stavo con uno, si è stupita e non si è fatta sfuggire anche quella situazione per umiliarmi e dirmi ''Ma chi vuoi che ti prenda a te?'' La odio perché si è sempre permessa di fare commenti cattivi sul mio corpo, dicendomi che sono 'una borsona', che ogni volta che indossavo qualcosa di suo glielo allargavo di tre taglie e che dovevo smetterla di farmi vedere in giro con lei, perché si vergognava. Quella sorella che odio, ora che vede tutti gli occhi puntati addosso a me, ora che vede che tutti stanno attenti a che io mangi, lei non mangia. Ha smesso di mangiare, dice di essere grassa e di voler dimagrire. E lo fa con tutta la tranquillità del mondo, sapendo che tanto nessuno le dirà niente, perché lei è quella perfetta. Io sono quella sbagliata, con problemi, che ha bisogno di aiuto da parte di psicologi e medici. Lei invece va bene così, ma non si accorgono che lei digiuna, non si accorgono che controlla sempre il peso, non si accorgono che sta facendo esattamente le stesse cose che facevo io prima che iniziassero a starmi addosso e a controllarmi quotidianamente. E la odio, sì, la odio con tutta me stessa, per avermi rovinato l'infanzia e pure l'adolescenza, deridendomi e facendomi sentire sempre più grassa; e più mi umiliava, più mangiavo; e più mangiavo, più ingrassavo e mi sentivo continuamente derisa da lei. Ma com'è possibile che una sorella porti all'esasperazione la sua sorellina più piccola, senza provare un minimo senso di colpa? Com'è possibile che non si senta responsabile, anche solo in parte, di quanto mi ha fatto? Mi ha fatto entrare lei in questo vortice, mi ha dato lei quella spinta per cadere nel burrone, nel baratro dell'anoressia. La odio, ma non per avermi spinto qui, ma per continuare costantemente a umiliarmi, a rendermi ridicola davanti a tutti, a voler dimostrare a tutti i costi di essere migliore di me. La odio perché anche lei andò dai miei genitori a riferire che io volevo dimagrire, che io avevo un blog, che io digiunavo, che io ero anoressica. Fu lei che rovinò la mia vita, e non soddisfatta, continua tutt'ora. La odio, e pur essendo mia sorella, continuo ad odiarla.

20.2.11

Ne uscirò mai? Sarò mai in grado di raggiungere quella perfezione che tanto cerco e poi basta, fermarmi lì? Riuscirò mai ad entrare in una cazzo di 36, pesare quei fottuti 40 kili e basta, essere felice così? Ci riuscirò mai? Forse dovrei solo sperare di andarmene presto da qui, questa casa mi sta troppo stretta, queste persone che mi stanno troppo addosso. Vorrei avere qualche anno in più, andarmene via, smettere di mangiare, rifiutare quel cibo che mi obbligate quotidianamente ad ingerire, non avere continuamente gli occhi puntati addosso, potermi guardare allo specchio senza provare ribrezzo, schifo, e anche un po' di malinconia ripensando a quando ero ancora magra, quando le mie ossa si sentivano, e un po' pungevano e mi piaceva un sacco. Adesso c'è solo questo lardo che non se ne va, c'è questo culo enorme, queste tette che tutti "amano", ma che a me fanno letteralmente schifo, c'è questa pancia che mi fa vergognare ogni volta che indosso una maglietta un po' troppo stretta, o anche una maglietta larga. Riuscirò mai ad arrivare a quello che due anni fa mi ha fatto entrare in questo vortice? Ricordo ancora l'incontro virtuale fatto con F. e le sue parole che uscivano a raffica e io ammaliata ed affascinata sono entrata in questo circolo vizioso. Lei mi capiva, lei mi aiutava, lei era tutto. Mi capiva, sapeva che io volevo raggiungerli quei 40 kili ed ero disposta tutto. E faceva pressione, e mi teneva d'occhio, e non mi faceva sgarrare, e se sgarravo mi punivo, come lei mi aveva insegnato. Ora tutto quel rigore, tutta quella forza di volontà che avevo due anni fa, dov'è finita? E' stata sommersa e soffocata da questo grasso? Probabile. Questo schifoso corpo mi ha portato ad abbandonare e a perdere ogni cosa; la danza, il tennis, le uscite con le amiche, l'uscire la sera a fare festa, provare dei sentimenti veri per un ragazzo, lasciarmi andare completamente a lui, essere serena. Ecco cosa ha fatto tutto questo grasso. E odio anche loro, i miei genitori, che non si sono accorti mai di niente, non glien'è mai fregato niente, e mi hanno fermata proprio quando avevo quasi raggiunto il mio obbiettivo. E odio anche quella psicologa, quella fottuta psicologa che se n'è altamente sbattuta del segreto professionale ed è andata a raccontare ogni mia parola ai miei genitori; che poi di parole non ne avevo dette molte, ma sufficientiperché lei iniziasse a dire che avevo problemi, non solo con il cibo ma anche con me stessa, con i miei genitori, con i ragazzi, con il mondo esterno. Certo perché avendole rivolto la parola in una sola seduta su quindici, lei ha dedotto tutto questo; le altre quattordici sedute io non ho aperto bocca e lei è arrivata a dire tutto questo ai miei. Ma vaffanculo. Io ce la farò prima o poi, ad essere perfetta come voglio io, come dico io. Ce la farò e farò vedere a tutti di che pasta è fatta Michela. Magari ci metterò più tempo del previsto con voi che mi ossessionate, ma io raggiungerò i miei 40 kili e mi guarderete con ammirazione, voi che adesso mi guardate con disprezzo.
Due anni. Due anni di questo fottuto calvario. Due anni di alti e bassi, di ricadute, di finti sorrisi, di lacrime maledette. Due anni di sogni andati a puttane, di amicizie perdute, di litigate e di odio. Due anni di una mente malata, di una mente ossessionata dal cibo, dalle calorie, dal peso. Due anni dove il mio nemico numero uno è stata la bilancia, quella maledetta bilancia che mi ha fatto impazzire. Due anni di psicologi, di problemi, di abbandono, di una vita che non è più vita. Due anni. Due fottutissimi anni.

17.2.11

Lui è bello, è bello tanto.

Cazzo cazzo cazzo, sei stupendo topolino. Chissà che mi hai fatto, per diventare così matta.

Beh io ti voglio bene,


come voglio bene a queste stupende anime!

Vostra
Michela

P.s. vi piace com'è adesso il blog? Avevo bisogno di un poì più di luce, tutto quel buoi oscurava anche la mia finta vita al di fuori di qua.

14.2.11

Oh, è un sacco che non scrivo qui. Vi avevo promesso una foto, giusto? Beh, eccola. E, evitate i commenti negativi, grazie. La mia autostima è già abbastanza sotto zero, non mi serve gente che commenta con scritto "Sei brutta, sai?" Sì, lo so stronzi.

Un bacione a tutte voi, che mi state vicino. E auguri di Buon San Valentino, che lo si festeggi con il proprio Lui o da sole!