[...un giorno, mentre si parlava dei paesini in cui si vive, in un ora buca, è arrivato lui...]
"Dovresti venire a vedere il paese dove vivo, è molto carino"
"Beh, se mi viene a prendere lei, un giorno vengo volentieri"
"Quest'estate? Quando vuoi vengo a prenderti."
"Va bene, perfetto. Ci conto"
"Pure io."
[...circa un paio di settimane più tardi...]
"Guardi che allora un giorno vengo a vedere dove vive."
"Certo, basta che mi dici quando"
"Quest'estate. Prima della fine della scuola ci metteremo d'accordo."
"Va bene. Quando preferisci me lo dici."
"Quando vuole, io sono sempre libera."
Sembrano discorsi stranissimi, ora che li metto nero su bianco.
Tutto ciò mi fa impazzire. Vorrei capire se è tutto nella mia testa, o se davvero anche da parte sua c'è qualcosa. Vorrei andare da lui e parlargli. Aprirgli il mio cuore e svuotarlo, finalmente.
E' così difficile tenersi tutto dentro. Ma è ancor più difficile capire se devo parlare con lui e trovare il coraggio di dirgli tutto.
Ho paura di commettere un'errore irrimediabile, di aver immaginato tutto, ingigantito il tutto e che lui mi guardi allibito, perché lui scherzava semplicemente, mentre io mi sono creata castelli in aria.
Non capisco, che mi sta succedendo?
Mic.