4.9.12

LETTURA.

Non so se vi ho mai parlato delle mie due più grandi passioni: la lettura e il make up. Nè l'una nè l'altra hanno qualcosa in comune, diciamo che oltre ad essere per natura differenti, anche per come sono diventante per me due passioni importanti non hanno niente in comune.
Ma in questo post vorrei parlarvi della lettura; perché dovete sapere che io amo leggere da quando io me ne ricordi. I miei primi libri, proprio di quando ero piccina ed in pratica aveva appena imparato a leggere, erano tanto piccoli libricini della Disney, con tutte le storie più famose: Gli Aristogatti, La carica dei 101, Red & Toby, ecc.
Tutte queste fiabe le ho ancora, in solaio, e mi sono rimaste nel cuore; non perché fossero famose - e quando mai s'è visto che ad un bambino non piacciano le favole della Disney? - ma perché mi facevano sognare, mi aprivano la mente ad un fantasia che era nascosta in un piccolo angolino della mia mente e aspettava solo di essere accolta. E allora mi leggevo e rileggevo tutte le fiabe, una ad una, contentissima come solo una bimba che scopre cosa vuol dire volare con le ali della fantasia può esserlo.
Poi crescendo, "abbandonando" le favole della Disney, mi sono imbattuta nei libri di Geronimo Stilton; mi ricordo che il primo libro che lessi mi fu regalato da mio papà, al ritorno dal un suo week end al mare e ogni volta che andava, era un regalo abituale, quello del libro. Credo di essermi letta quasi tutti i libri e ancora oggi mi ricordo alcune storie.
Ma il primo, vero libro, in cui non c'era nemmeno un disegno, fu Il meraviglioso mago di Oz. Me lo regalarono i miei quando avevo circa 9 anni; ricordo ancora una prima piccola delusione, perché in quel libro non c'era proprio nemmeno una figura, un disegno. Ma da lì, mi si aprì un mondo; un mondo in cui la fantasia sopra citata non si atteneva più a quello che vedeva disegnata sui piccoli libricini che leggevo, ma poteva liberamente immaginarsi tutto ciò che voleva. Fu così che scoprii che cos'era l'immaginazione.
E da lì iniziai ad andare in biblioteca ogni volta che potevo, con la bibliotecaria che si sorprendeva per tutti i libri che mi leggevo. E poi, proprio in quella biblioteca che per me ormai era diventata come una seconda casa, quella bibliotecaria carina e simpatica mi disse che, nonostante avessi 11 anni, secondo lei potevo avvicinarmi tranquillamente allo scaffale "dei più grandi", quello che conteneva i romanzi veri e propri, che si leggevano "i grandi" (dai 14/15 anni ai 18, per intenderci). E allora leggevo, leggevo, leggevo, e sembravo non essere mai sazia.
Poi inizia a comprare i libri direttamente in libreria e quanti libri che mi sono comprata! Purtroppo, ad essere sincera, ci sono dei periodi in cui mi smarrisco e metto da parte completamente la lettura; ma poi, come adesso, sento la necessità di leggere, di aprire la mia mente, di tornare bambina e di fare come facevo allora: usare tutta la mia immaginazione, far scomparire completamente dalla testa pensieri negativi e preoccupazioni e pensare solamente a leggere ed ad interagire con il mio libro, entrare nella sua storia e viverla con i suoi personaggi.
Credo che chi non ami leggere non lo possa capire fino in fondo, ma io, quando leggo un libro, entro completamente nella storia raccontata e mi ritrovo sempre nei panni di uno dei personaggi. Ed è proprio questo - il fatto di aver letto un libro e in qualche modo di esserci entrata dentro ed essermi messa a nudo come la protagonista - che mi ha fatto scrivere il post precedente. Perché quel libro mi ha fatto capire come sia sbagliata la società in cui viviamo, e ancor più la visione che abbiamo degli altri - visione dettata da una società ancora mentalmente arretrata, secondo me, e che considera ancora le gerarchie più importanti di ogni altra cosa.
Spesso, quando ci ritroviamo a fare i conti con altre persone, volontariamente o non, la società in cui viviamo ci "obbliga" a non vedere quella persona come realmente è, ma a come dovrebbe essere. Ed ecco che nascono gli stereotipi - mentre dall'altra parte nascono delle maschere dietro cui nascondersi. E così mi sono chiesta: non è che anche io mi sono sempre nascosta dietro a questo blog, perché sapevo che ogni cosa che facevo, qua venivo sempre accettata per quel che ero, nonostante spesso io stessa perdessi di vista chi ero? E allora, se così realmente fossi, perché non cercare di fare qualcosa per cambiare questa situazione e cercare di far uscire la vera me?

Grazie a tutti quelli che saranno riusciti a leggersi tutta 'sta pappardella. *.*
Miki.

P.S. Avete notate che è cambiato un po' il blog? E che è cambiata anche la mia firma? :)
P.P.S. Per quanto riguarda quello che dicevo nell'altro post, cioè cercare di avere un dialogo con voi, ho deciso di rispondere sempre ai vostri commenti, sperando così di poter avere un dibattito. Quindi, se vi può interessare parlare un po' di più con me e non solo leggere i miei noiosi post, commentate e di tanto in tanto (ripeto, se avete voglia) controllate se vi ho risposto. Davvero, mi piacerebbe parlare di più con voi. :)

4 commenti:

  1. Bellissimo post... mi ritrovo pienamente in quello che hai detto, sembra quasi... la mia infanzia xD Da che io ricordi, il primo romanzo mai letto fu Harry Potter, a otto anni. E' stato l'inizio della mia vera passione. Non c'è stato anno in cui non abbia atteso con ansia un nuovo libro, e per supplire alla sua mancanza ne leggevo altri, ma nessuno era come lui. Nessuno mi dava l'emozione di partecipare alla crescita di qualcun altro, nessuno mi faceva sentire come se fosse mio amico.
    Perdere Harry Potter è stato... tragico xD Ho pianto per giorni e tutt'ora ogni tanto, se ci penso, piango... Comunque. Ti capisco.
    La lettura è una grande compagna ed amica. Se mi fisso con un libro non mi stacco finchè non lo finisco. Ho letto la saga di Hungergames in due giorni ed ero in periodo di esami, ma non sono riuscita a concentrarmi su niente prima di averla finita. La saga di Shadowhunters è stata abbattuta (i libri già scritti) in meno di una settimana... insomma xD Ti capisco.
    Sono contenta di condividere questa passione con te!

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    1. La passione per la lettura secondo me è una delle passioni più belle che una persona possa avere! E sicuramente - ne sono davvero convinta - è dentro di te, è nel tuo DNA e toglierla è difficile, se non impossibile.
      Sono contentissima pure io di avere questa passione in comune, magari perché no, potremmo confrontarci su alcuni libri :)

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  2. Ho notato che è cambiata la tua firma e, dato che ami la leettura, mi chiedo se tu abbia letto il libro che s'intitola così. Uno dei brani di libri che ho letto che preferisco in assoluto è tratto da 'Amabili resti'. Anche a me piace leggere...ho appena finito di leggere anna Karenina e te lo consiglio. Sebbene sia molto lungo(900 pagine) credo che valga la pena di leggerlo. Perchè non ci consigli qualche libro che hai letto e ti è piaciuto? Tra i miei preferiti ci sono:
    la bastarda di istambul, emma, la bambina col falcone, l'opera struggente di un formidabile genio, cime tempestose, artemisia, la donna in nero.... Sono un po' di titoli che mi sono venuti in mente, ci sono altre decine di libri che ho adorato leggere. Un abbraccio

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  3. Ciao :) invidio la tua passione per lettura, anch'io l'avevo e molto intensa, poi. Ora sono spesso stanca di leggere parole, sentirle pronunciare, talvolta è bello anche il silenzio dei pensieri. Ma mi riprenderò

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